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Centri estetici e parrucchieri: i rifiuti più comuni

Sappiamo già quanto sia comune la produzione di rifiuti speciali pericolosi.

Una regola che, ovviamente, vale anche per centri estetici, parrucchieri, saloni di bellezza e laboratori di tatuaggi.

Vi siete chiesti, tuttavia, come avvenga la gestione corretta di questi rifiuti?

E quali siano le regole da osservare quando si decide di smaltirli?

Vediamo tutto in quest’articolo.

Rifiuti di centri estetici e parrucchieri: il mito della bellezza

Il ramo estetico è uno dei business più fiorenti degli ultimi tempi.

Per questo, è facile pensare che i rifiuti che derivano da quest’attività vengano prodotti in quantità abnormi.

In un’epoca basata sull’esteriorità, nessuno, pensando a centri estetici e parrucchieri, evoca nella mente la quantità di rifiuti e tutti gli scarti generati durante la lavorazione.

Più facile che ci vengano in mente un viso perfettamente curato, un’acconciatura trendy, oppure una crema perfetta per il viso, così da nascondere le rughe attorno agli occhi e alle labbra.

Una cura così minuta per il corpo ha però un costo ambientale: soprattutto quando a goderne sono milioni di persone.

Centri estetici e parrucchieri: i rifiuti più comuni

Quelli che possono considerarsi i rifiuti più comuni di parrucchieri e centri estetici sono i rifiuti taglienti:

  • forbici;
  • rasoi;
  • lamette;
  • testine;
  • aghi di riempimento

Accanto a questi, vi sono quelli derivanti da cosmetici, creme e prodotti di cura per corpo e capelli:

  • Contenitori con residui di sostanze pericolose (acetone, ossigeno, ammoniaca, tinture, shampoo)

  • guanti e mantelline

  • contenitori sotto pressione (lacche, schiume e bombolette spray).

Vi sono poi tutti i rifiuti elettronici pericolosi, ricavati ad esempio da phon e solarium.

Ciò che accomuna questi rifiuti è che rientrano nella categoria di rifiuti speciali pericolosi.

Cosa sono i rifiuti speciali?

Prima di occuparci di smaltimento e delle regole necessarie per muoversi, sarà utile ricordare cosa intendiamo quando parliamo di rifiuti speciali.

A distinguere un rifiuto urbano da uno speciale è, in generale, la provenienza.

Mentre i primi arrivano principalmente da un’abitazione privata, i secondi giungono da uno stabilimento produttivo.

Ma non finisce qui…

Se la gestione dei rifiuti urbani è appannaggio dell’amministrazione locale, quella dei rifiuti speciali è assicurata da soggetti terzi, ai quali il produttore deve rivolgersi.

I rifiuti speciali vengono smaltiti in opportuni centri di smaltimento; ed è dovere del produttore occuparsi del trasporto.

Un’ulteriore distinzione -la più pertinente, nel contesto di quest’articolo- è quella che concerne i rifiuti speciali pericolosi.

È la categoria di cui fanno parte i rifiuti prodotti da centri estetici e parrucchieri.

Rifiuti di centri estetici e parrucchieri: perché pericolosi?

Ma da cosa dipende la pericolosità dei rifiuti di centri estetici e parrucchieri?

Sicuramente dal danno che possono provocare ad ambiente e persone.

Nel caso degli aghi da riempimento, delle testine per il rasoio e le lamette si può parlare tranquillamente di “rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo taglienti e pungenti”.

Stessa cosa dicasi dei prodotti di cosmesi e le tinture, il cui scorretto smaltimento potrebbe dimostrarsi molto pericoloso per l’ambiente.

Per l’appunto, i residui potrebbero mostrarsi inquinanti per le falde acquifere.

Questi rifiuti, ricordiamo, vengono identificati tramite Codice europeo dei rifiuti, abbreviato in CER 18/01/2003,

Ma come occuparsi del loro smaltimento?

L'immagine mostra alcuni prodotti cosmetici gettati nel cestino, in un articolo sui rifiuti prodotti da centri estetici e parrucchieri.

Smaltimento rifiuti di centri estetici e parrucchiere: dipende dalla natura del rifiuti

Per operare un corretto smaltimento, serve valutare l’esatta natura del rifiuto.

Operazione che andrebbe compiuta non soltanto per dovere etico, ma anche per non rischiare pesanti sanzioni.

Rifiuti taglienti

Per quanto riguarda i rifiuti taglienti, lo smaltimento andrebbe operato servendosi di particolari contenitori rigidi.

Aghi per tatuaggi, testine, lamette e rasoi costituiscono un rischio infettivo e devono, in fase di smaltimento, recare una scritta che ne attesti il pericolo.

I contenitori rigidi vanno accuratamente esaminati: se la loro integrità ne risulta compromessa, è doveroso operare un’immediata sostituzione da parte della ditta produttrice.

Importante assicurarsi che la quantità di rifiuti non superi i tre quarti della capienza massima.

Raggiunto questo livello, bisogna immediatamente chiudere il contenitore.

Rifiuti di cosmetici

I rifiuti derivanti da cosmetici sono da considerarsi al pari di prodotti farmaceutici inquinanti: per lo smaltimento occorre affidarsi alle istruzioni presenti nella scheda dei produttori, che ne indica con chiarezza tutti gli step.

Quanto ai rifiuti liquidi, prodotti soprattutto dai parrucchieri, occorre stringere per bene il flacone, al fine di evitare una fuoriuscita di fluidi.

I rifiuti vanno poi portati in opportuni centri di smaltimento, affidati a ditte specializzate.

Smaltimento rifiuti elettronici

Quanto allo smaltimento di phon e solarium questi rientrano nella categoria di RAEE: rifiuti elettronici pericolosi.

E la burocrazia?

Rispetto a un tempo, l’attività di smaltimento è molto semplificata: soprattutto circa i possibili cavilli burocratici.

Vi sono due modalità con cui centri estetici e parrucchieri smaltiscono i loro rifiuti:

  • Se si tratta di un’attività piccola, può occuparsene il titolare, oppure un delegato: portando un massimo di trenta chili di rifiuti al giorno nel centro di smaltimento. Perché si possa operare in tal modo, è necessaria l’iscrizione alla Sezione regionale dell’albo dell’Albo Nazionale dei gestori ambientali;

  • Altra soluzione è quella di rivolgersi a una ditta specializzata, la quale si occuperà non soltanto dello smaltimento, ma anche del trasporto e della distribuzione nelle aree dedicate dei rifiuti speciali pericolosi.

Obbligatoria la conservazione, in ordine cronologico, dei vari formulari di trasporto, così da facilitarne i controlli.

Non vi è più alcun obbligo di registrazione sul registro di carico e scarico dei rifiuti (MUD).

Smaltisci i tuoi rifiuti con Giove Logistica

Speriamo di aver chiarito tutti i tuoi dubbi circa lo smaltimento dei rifiuti di centri estetici e parrucchieri.

Se hai un attività di questo tipo, perché non toglierti tutte le beghe pratiche affidandoti a noi?

Noi di Giove Logistica ci occupiamo da molto tempo dello smaltimento dei rifiuti speciali aziendali.

Qui una lista di tutti i servizi che offriamo rispetto a questo tipo di rifiuti.

Che aspetti? Contattaci.