Adottare una gestione green del proprio magazzino, e in generale dell’intera supply chain, è la soluzione più incoraggiata degli ultimi tempi.

Un modello di gestione che rientra nell’ambito del più complesso paradigma della green logistics, che domina la cultura aziendale contemporanea.

Ma come applicarlo nello specifico? E come iniziare dal magazzino?

Gestione green del proprio magazzino: una logistica ambientale

Con logistica green, detta anche green logistics, ci riferiamo a una visione gestionale volta a ottimizzare ogni aspetto della supply chain in modo ecologico e responsabile: così da ridurre l’impatto negativo sull’ambiente.

Applicando, in questo senso, la filosofia del risparmio delle risorse e dell’organizzazione intelligente dei cicli di produzione.

A essere ottimizzato e organizzato in modo sostenibile è ogni singolo passaggio della supply chain: stoccaggio merci, trasporto, riciclo merci.

Tutto viene espletato secondo i principi della sostenibilità ambientale, applicando il massimo rigore ecologista.

Perché adottare una gestione green del proprio magazzino?

I motivi per cui un’azienda dovrebbe abbracciare un modello di logistica green sono svariati, e non si riducono alla mera sensibilità verso temi ambientali:

• La pandemia da Covid 19 ci ha resi maggiormente sensibili verso l’emergenza climatica. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede circa 71 miliardi per la transizione ecologica e -sebbene la crisi energetica ucraina rischi di farci tornare indietro di qualche anno- non sono poche le politiche ambientali lanciate a livello europeo, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 fino al 55% entro il 2030.

• Naturale conseguenza è che i consumatori sono più attenti ai temi ambientali, e questo aspetto mostra un certo peso nelle decisioni d’acquisto. Da un punto di vista meramente strategico, assumere una politica green di gestione delle varie fasi della supply chain si mostra quindi come estremamente utile.

• Persino in una prospettiva di qualità ed efficienza dei cicli produttivi, una logistica green rivela comunque la propria utilità. Una gestione aziendale ecologista è caratterizzata dalla riduzione degli sprechi, la gestione migliore dello spazio, l’ottimizzazione dei cicli produttivi e, cosa importante di questi tempi, il risparmio di energia.

Gestione green del proprio magazzino: il primo passo verso un’economia green

Alla base di una logistica green c’è la transizione verso un’economia di tipo circolare: modello per cui non esistono rifiuti, ma soltanto risorse che vengono reinserite nella catena produttiva.

Perché questo avvenga, però, è necessario superare la vecchia visione di economia lineare che, in parte, pesa ancora sulla nostra cultura aziendale.

Se un’attività cresce, la reazione immediata, che concepisce l’impresa come una realtà in espansione, è quella di potenziare il magazzino, implementando lo spazio e investendo su nuovi capannoni.

Questa, tuttavia, non è la soluzione che adotterebbe un operatore della logistica green.

In un magazzino green, infatti, lo spazio viene riorganizzato e reimpiegato al fine di ottimizzarlo e ridurre gli sprechi.

spazio e qualità

Quando si decide di gestire il proprio magazzino in un’ottica green, la parola d’ordine è qualità.

Vi sono alcuni standard generali di qualità ai quali bisogna attenersi:

• Certificazione ISO 14001: si tratta di una certificazione che abbraccia l’intero ciclo produttivo, facendo sì che ogni fase non impatti negativamente sull’ambiente.

• Certificazione ISO 9001: vale per scaffalature e soppalchi industriali, e ne indica la qualità di materiale, struttura e sicurezza nel rispetto dell’ambiente.

La qualità non basta

Se il rispetto di questi standard di qualità può darci la sicurezza di operare in modo sostenibile e nel rispetto dell’ambiente, è chiaro che non basti, però, per una gestione green ottimale del proprio magazzino.

La gestione parte dal principio

Viviamo in una fase storica di transizione, in cui i vecchi meccanismi di gestione del magazzino stanno convertendosi in soluzioni green.

Tuttavia, quando il modello sostenibile sarà dominante, la gestione green sarà operata a monte: effettuata sin dal principio.

Il magazzino sarà insediato in un luogo che garantirà la massima efficienza energetica e il totale rispetto per l’ambiente.

Un’area in cui sarà possibile gestire con facilità il flusso di merci e materiali, coadiuvato -si spera- da nuove tecnologie che consentiranno di impiegare risorse naturali in modo sostenibile e più efficiente.

Risparmiare energia gestendo il proprio magazzino

Le soluzioni per un risparmio energetico sono le più varie, fra queste menzioniamo:

• Carrelli ecosostenibili con batterie a ioni di litio: i consumi di energia si riducono fino al 36%, così come le emissioni di CO2. I carrelli permettono di risparmiare anche sull’efficienza e sui cicli di produzione, richiedendo una manutenzione meno frequente rispetto a quelli classici.

• Impiego di fonti di energia rinnovabile: fari al led, pannelli fotovoltaici, pale eoliche, idriche e vernici termoisolanti.

L’informatica a favore dell’efficienza energetica

Una logistica sostenibile saprà avvalersi delle tecnologie informatiche per favorire l’efficienza energetica, diminuendo l’attività di alcuni macchinari e risparmiando risorse.

Un esempio è il software WMS, che ottimizza il trasporto dei carrelli e anche l’utilizzo di droni per le consegne, diminuendo drasticamente le emissioni di CO2.

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Per migliorare le attività del tuo magazzino, anche con soluzioni ecosostenibili, ricordati che c’è sempre la possibilità di esternalizzarlo, affidandone la gestione a terzi.

Noi di Giove logistica lavoriamo da anni nella logistica integrata, offrendo ampi spazi per lo stoccaggio delle merci.

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