Abbiamo già affrontato in questo spazio il tema dei rifiuti speciali, senza parlare però della loro classificazione.

L’accenno già fatto a questo genere di rifiuti verteva perlopiù su tutta la delicata prassi dello smaltimento.

La legge italiana prevede per i rifiuti speciali un iter di smaltimento molto più complesso e sofisticato rispetto a quello previsto per altri rifiuti.

Per rifiuto, in linea del tutto generale, si intende “una qualunque sostanza o oggetto che derivi dall’attività umana o da cicli naturali, di cui il detentore abbia deciso di liberarsi o vi sia stato in qualche modo costretto”.

Distinzione fra rifiuti urbani e rifiuti speciali

La distinzione si fonda principalmente su due categorie macro: rifiuti urbani e, appunto, rifiuti speciali.

Ciò che distingue gli uni dagli altri non è tanto la natura fisica o chimica del rifiuto quanto la loro effettiva provenienza: da un’abitazione, i primi, e da uno stabilimento produttivo i secondi.

Ulteriore distinzione che viene operata a partire dalla precedente è quella fra rifiuti pericolosi e quelli non pericolosi.

Classificazione stilata, ovviamente, sulla base del potenziale impatto ambientale di questi rifiuti.

A questo proposito, l’aspettativa di pericolosità insita nei rifiuti di produzione industriale è, sicuramente, più elevata rispetto ad altri.

Mentre la gestione dei rifiuti urbani è garantita dall’amministrazione locale, sulla base dei contributi fiscali dei cittadini, quella dei rifiuti speciali viene operata da soggetti terzi.

L’importanza di distinguere ogni rifiuto sulla base dei criteri normativi

Ma perché è così importante operare certe distinzioni?

Sulla base della classificazione realizzata fra rifiuti speciali e urbani e, ancora, fra rifiuti pericolosi e non pericolosi, vengono decise, in modo più efficiente, le attività di gestione, e quindi di smaltimento e riciclo degli stessi.

Si pensi che, fra i tanti casi di gestione illecita di rifiuti, i più diffusi sono sicuramente quelli in cui si opera una errata classificazione: dove, per esempio, un rifiuto speciale pericoloso viene classificato come “non pericoloso”, ed eliminato quindi secondo criteri inappropriati.

Potremmo dunque affermare che una precisa classificazione dei rifiuti, dentro le categorie definite normativamente dal governo, costituisce il primo passo per una corretta gestione degli stessi.

Una classificazione complessa

La classificazione dei rifiuti avviene, per la verità, in modo molto complicato e farraginoso.

Definita normativamente secondo molteplici criteri e tassonomie, distinti rigorosamente con un codice.
Questi codici vengono espressi inderogabilmente dall’Elenco europeo dei rifiuti (Eer).

L’individuazione di questo codice è presupposto fondamentale per operare la corretta distinzione dei rifiuti.

Per far sì che venga attribuito il codice corretto (Il cosiddetto CED), occorre che il produttore osservi la procedura definita dal dec. n. 2000/532/CE, individuando rifiuto e codice tramite l’apposito elenco.

Classificazione completa rifiuti speciali

Per un elenco completo, benché molto generale, di tutti i rifiuti speciali, e quindi di produzione industriale, si rimanda a quanto riportato sul sito del Ministero della transizione ecologica, in cui si distinguono:

• -materiali da lavorazione industriale (pitture, vernici di scarto, solventi, ossidi metallici, rifiuti contenenti mercurio, limature e trucioli di materiali plastici e ferrosi, materiale sabbiatura)
• -rifiuti da attività commerciale (imballaggi di plastica, imballaggi di legno e di carta e
  cartone)
• -componenti derivanti dall’attività di recupero e smaltimento dei rifiuti: i fanghi prodotti dai trattamenti delle acque reflue e da abbattimento di fiumi
• -scarti derivanti da attività sanitarie
• -macchinari e apparecchiature deteriorati o obsoleti
• -veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e le loro parti
•  -Altri

Giove Logistica

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Giove Logistica è rivolta a ogni tipologia di azienda: si occupa di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi.

Per maggiori informazioni sui rifiuti che smaltiamo potete recarvi sulla pagina dedicata. Per inviare una richiesta di ritiro rifiuti speciali potete consultare la voce contatti del sito, compilando il form dedicato.