Quando succede che le
operazioni di smaltimento rifiuti non si attengono alla normativa, a pagarne il prezzo sono non soltanto i detentori, ma
tutta la comunità.
Un effetto, questo, che risulta ancora più deleterio quando lo smaltimento riguarda i
rifiuti speciali.
Per l’appunto, quella particolare categoria di rifiuti, definita dal
decreto legislativo n 152 del 3 aprile 2006, che più volte abbiamo menzionato
in questo spazio.
Per quanto concerne i rifiuti speciali, la normativa dispone che l’
iter di smaltimento avvenga in modo diverso rispetto a quanto previsto per i
rifiuti urbani.
Mentre allo smaltimento di questi ultimi provvede l’
amministrazione locale, sulla base dei contributi dei cittadini, per quelli speciali è prevista una
particolare prassi, che termina solitamente con il trasferimento della loro gestione a
soggetti terzi e con il trasporto degli stessi in particolari
depositi di smaltimento.
Ma quali sarebbero veramente i
danni nel caso in cui queste delicate prassi venissero mancate? Cosa succede di fronte a rifiuti speciali non smaltiti?
Rifiuti speciali non smaltiti: problema di classificazione
Per una
corretta gestione dei rifiuti, lo abbiamo visto, la prima cosa importante da fare è effettuare una
precisa classificazione degli stessi. A seconda di come verranno catalogati, la
prassi di smaltimento a cui saranno sottoposti risulterà
diversa.
La maggior parte dei casi di gestione illecita di rifiuti riguarda una loro
errata classificazione e, di conseguenza, una loro
sbagliata destinazione di smaltimento.
Alla sottoscrizione per i
rifiuti speciali di particolari depositi di smaltimento, regolarmente normati, fa da contraltare la presenza, in Italia, di numerose discariche abusive.
Smaltimento illegale rifiuti, dove avviene
Contrariamente al pensiero popolare, il problema delle
discariche abusive non riguarda soltanto quella regione tristemente conosciuta come
Terra dei fuochi; ma si estende anche al
Nord Italia, la cui presenza, in passato, è stata rilevata in aree come Veneto, Piemonte, Lombardia e Friuli Venezia Giulia.
Le battaglie compiute da alcune aziende virtuose e amministrazioni locali con
sensibilità green non sembrano ancora aver risolto un problema radicato indelebilmente nella nostra cultura.
Tuttavia, la svolta ecologica innestata dal Covid, l’attuazione del
Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e le
campagne ambientaliste delle nuove generazioni paiono elargire qualche speranza per il futuro.
Rifiuti non smaltiti: i danni
In preponderanza, i danni riguardano lo smaltimento di quei rifiuti speciali contenenti
materiali estremamente inquinanti: plastiche, vernici e metalli pesanti. I
rifiuti speciali pericolosi, con agenti chimici aggressivi, tossici e a notevole impatto ambientale.
Categoria di rifiuti molto preoccupante, inoltre, soprattutto nel periodo pandemico, è quella dei
RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) il cui uso è divenuto spropositato; e ovviamente quello dei rifiuti sanitari.
I danni all’ambiente di un cattivo smaltimento
I danni prodotti dallo
smaltimento illegale, o addirittura da un
mancato smaltimento, dei rifiuti speciali sono vari, e potrebbero essere riassunti così:
- -Inquinamento del terreno e riversamento del percolato, ricco di metalli pesanti, nelle falde
acquifere;
- -dispersione nell’aria di vapori tossici e nocivi per la salute;
- -Danni alla flora e alla fauna del tutto inimmaginabili. Per esempio, la diffusione di
microplastiche e agenti chimici in mari e oceani, i quali vengono ingeriti da pesci e,
naturalmente, anche da noi;
- -Incremento di malattie e patologie fra le popolazioni che vivono in aree limitrofe alla
discarica;
- -Aumento della popolazione di animali infestanti: ratti, mosche, blatte.
- -Rilascio di pericoli biologici e chimici, compresi microrganismi pericolosi per la salute.
Le cause di un cattivo smaltimento dei rifiuti
Quali sono, però, le cause per cui si opera un cattivo smaltimento dei rifiuti speciali?
Come sempre la
ragione principale è legata ai
costi.
Abbandonare un rifiuto speciale in una discarica comporta costi sicuramente minori che smaltirlo secondo le direttive sottoscritte dalla normativa. Ricordiamoci, però, che il danno ecologico viene pagato dall’intera comunità.
Esistono divers
i soggetti terzi in grado di
occuparsi dello smaltimento dei rifiuti speciali della vostra azienda anche a
prezzi contenuti.
Inoltre, aspetto non meno importante, la
sensibilità verso la causa ambientale si è acuita nel tempo anche da parte dei
consumatori. Conviene, dunque, che anche le aziende garantiscano un’
immagine green ai propri clienti, in modo da rispondere prontamente a quest’esigenza di cambiamento e subirne anche gli esiti positivi.
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