Come richiedere il ritiro dei rifiuti?
Il ritiro di un rifiuto è il primo passo perché venga operato un corretto smaltimento.
Quando a essere detentrice di un rifiuto è un’azienda, i modi in cui richiederne il ritiro sono svariati.
Il problema è ancora più evidente nel caso si tratti di rifiuti speciali, specie se pericolosi.
In questo periodo di produzione industriale sfrenata, del resto, il problema della gestione dei rifiuti è uno dei più impellenti che le aziende si trovino ad affrontare.
Per lo smaltimento dei rifiuti speciali, abbiamo visto che che le aziende seguono un iter preciso e rigidamente normato, il mancato rispetto del quale comporta sanzioni molto severe.
Vediamo, in questo articolo, come richiedere il ritiro dei propri rifiuti aziendali.
Richiedere il ritiro di rifiuti speciali: necessario prima classificare
Se è vero che il ritiro del rifiuto è il primo passaggio nella catena di smaltimento, una sua opportuna classificazione è invece il presupposto fondamentale all’avvio di questo processo.
A seconda dell’identificazione, il rifiuto avrà una destinazione diversa e risponderà a un processo differente di smaltimento.
Una destinazione e gestione sbagliata caratterizzano un illecito di gestione non autorizzata di rifiuti.
Classificazione operata dall’azienda
La classificazione è operata a monte dall’azienda stessa.
L’impresa dispone di un deposito temporaneo di rifiuti e un registro di carico e scarico da aggiornare periodicamente.
Ai rifiuti sarà applicato un relativo codice identificativo detto CER (Codice Europeo Rifiuti).
Al codice seguirà un asterisco in caso si trattasse di rifiuto pericoloso.
Una volta terminata la classificazione, e raggiunta la portata massima di carico da gestire periodicamente, sarà possibile richiedere il ritiro
Ritiro e trasporto rifiuti in due modalità
Come abbiamo visto, se lo smaltimento dei rifiuti urbani è appannaggio dell’amministrazione locale, per i rifiuti speciali è invece previsto il trasporto, a carico del detentore, in appositi depositi di smaltimento.
Due diverse modalità sono previste per il trasporto:
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-Ogni tre mesi, a prescindere dalla quantità prodotta di rifiuti;
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-Ogni anno, a patto che la quantità prodotta arrivi a un massimo dieci metri cubi per i rifiuti pericolosi e di trenta metri cubi per quelli non pericolosi.
Ritiro a carico dell’azienda oppure affidato a un ente esterno
Ricordiamo che il ritiro dei rifiuti speciali dal deposito temporaneo, per trasportarli al centro di smaltimento, può effettuarlo anche la stessa azienda.
In questo spazio, tuttavia, suggeriamo un metodo rapido ed efficace, che non richiede alcun dispendio di tempo né di energia.
Il nostro consiglio è affidarsi a una società esterna che si occupi di rifiuti speciali, così da sobbarcare anche le delicate fase successive dell’operazione a un professionista del settore.
Ricordiamo, infatti, che anche il minimo sbaglio, in questo frangente, non è tollerato.
Documentazione per il ritiro
Per richiedere il ritiro dei rifiuti speciali dal proprio deposito temporaneo, bisogna compilare un apposito modulo in cui sarà inserito:
- -tipo di rifiuto
- –la quantità,
- –la data in cui è previsto il ritiro
- -la persona da contattare.
Il codice CER che contrassegna il rifiuto identificherà in modo univoco il deposito di smaltimento a cui destinare il rifiuto.
Entro tre mesi dal ritiro verrà rilasciato il documento FIR che certifica l’avvenuto smaltimento del rifiuto, esonerando il detentore da ogni responsabilità successiva al momento del ritiro.
Ritiro rifiuti speciali con Giove Logistica
Giove Logistica è un’azienda leader nella gestione e nello smaltimento dei rifiuti speciali.
Questo servizio viene effettuato con efficienza e nel pieno rispetto della normativa vigente, con il supporto di partner qualificati.
Per una richiesta di ritiro di rifiuti speciali potete compilare il form dedicato, consultando l’elenco dei rifiuti di cui ci occupiamo.