I rifiuti speciali sono sostanze e oggetti derivanti da attività umane o da cicli naturali che si possono classificare in rifiuti pericolosi e non pericolosi. In quanto speciali e in molti casi pericolosi, lo smaltimento di questi rifiuti necessita di un procedimento particolare che per le attività che li producono è per legge obbligatorio da seguire. La gestione dei rifiuti speciali con il loro conseguente smaltimento è complessa sia in termini tecnici che a livello amministrativo, e spesso rende indispensabile l’intervento di un soggetto terzo che se ne occupi.
La gestione dei rifiuti è un’attività di pubblico interesse ed è disciplinata nel decreto N° 152 del 2006, nella parte IV. Lo smaltimento dei rifiuti speciali è necessario per assicurare la protezione dell’ambiente e controlli efficaci. I rifiuti vanno raccolti e smaltiti senza causare pericoli per la salute dell’uomo e senza mettere in atto procedimenti o metodi che potrebbero danneggiare l’ambiente.
Nello specifico, è vietato determinare rischi per acqua, aria, suolo, fauna e flora, ma anche causare inconvenienti di rumore o odori. Infine, non bisogna danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse, che vengono tutelati in base alla normativa vigente. Andiamo quindi ad illustrarvi la procedura completa per capire come funziona lo smaltimento dei rifiuti speciali.
Smaltimento dei rifiuti pericolosi a rischio infettivo
Per smaltire i rifiuti pericolosi a rischio infettivo con codice CER 180103 e gli antiblastici bisogna adottare le seguenti misure:
- Raccogliere i rifiuti in sacchi in polietilene di colore giallo immessi nei contenitori in PVC rigidi, anch’essi gialli, forniti dalla ditta preposta
- Chiudere il sacco in polietilene con apposito stringisacco fornito dalla ditta
- Chiudere il contenitore quando il contenuto raggiunge i 3/4 del suo volume e una volta chiuso, non potrà più essere aperto.
- Compilare la scheda identificativa del rifiuto fornita dalla ditta preposta
- Apporre la scheda identificativa su ogni contenitore con firma e timbro dell’U.O.
- Far ritirare i contenitori gialli nella U.O.
- Controllo e verifica della correttezza di tutte le procedure
Raccolta differenziata
Per le tipologie più comuni di rifiuti di attività sanitarie va effettuata la raccolta differenziata.
- Carta: va raccolta in contenitori rigidi di cartone con sacco celeste in polietilene, quindi allontanata all’incirca ogni 15 giorni
- Vetro: va raccolto in un contenitore rigido in PVC di colore verde, senza busta, e allontanato ogni giorno
- Kit di medicazione monouso: raccogliere il materiale ferroso nei contenitori forniti dalla ditta preposta e il restante materiale, la garza e i tamponi in contenitori appositi. Il materiale cartaceo non visibilmente imbrattato di materiale biologico si smaltisce nei rifiuti urbani
Polistirolo
Molte aziende si ritrovano di fronte al problema di smaltire il polistirolo, anch’esso un rifiuto speciale. Il polistirolo si raccoglie in buste dalla capacità di 208 litri (solitamente usate anche per la raccolta di materassi e imballaggi) fornite dalla ditta che si occuperà del loro allontanamento dalle UU. OO.
Altri rifiuti
Di seguito le modalità di smaltimento per altre tipologie frequenti di rifiuti speciali.
- Neon: è il personale dell’Ufficio Tecnico che solitamente si occupa della raccolta e della sistemazione in dei contenitori corredati di un’etichetta con la lettera R di colore nero su sfondo giallo, come da delibera del Comitato Interministeriale del 27 luglio 1984
- Ingombranti, PC e stampanti: dopo una procedura per la dichiarazione del fuori uso, sarà possibile richiedere l’allontanamento attraverso modulistica dedicata.
- Apparecchiature elettromedicali: si adotta una procedura di fuori uso con modulistica dedicata da compilare e l’intervento di Ingegneria Clinica e Ufficio Settore Ambiente sezione Rifiuti
- Imballaggi misti (contenitori di farmaci in plastica, plastica per imballaggi, contenitori di pellicole per radiografie etc.): si raccolgono nei bustoni da 208 litri forniti dalla ditta preposta
- Flebo senza cannule, aghi e accessori per la somministrazione: si smaltiscono in un contenitore verde rigido in PVC da 60 litri
- Pile e batterie: si smaltiscono in un contenitore in PVC, rigido, da 40 litri e di colore giallo. Per l’identificazione si appone un crittogramma che va richiesto compilando della modulistica
- Piombo: si smaltisce con dei contenitori metallici da 40, 60 o 80 litri forniti dalla ditta preposta. Va inoltre effettuata richiesta di smaltimento all’Ufficio Settore Ambiente sezione Rifiuti, che poi dovrà essere validata dall’Esperto Qualificato
- Inchiostranti: si smaltiscono in un contenitore rigido in PVC di colore giallo da 60 litri previa richiesta di smaltimento effettuata all’ufficio Settore Ambiente sezione Rifiuti e compilazione della scheda identificativa
- Lastre radiografiche: le lastre prodotte prima degli ultimi 10 anni si raccolgono in contenitori gialli in PVC da 60 litri forniti dalla ditta preposta
- Videocassette: dopo aver separato la pellicola dalla custodia, la pellicola si smaltisce con la procedura usata per i rifiuti radiografici e la custodia con la procedura da seguire per lo smaltimento di rifiuti da imballaggio
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