Quello del trattamento dei rifiuti speciali è un problema che coinvolge l’Italia in modo significativo.
Il dato rilevato sull‘export di rifiuti speciali nel nostro Paese segnala che il problema non è tanto la produzione, quanto il loro trattamento.
Nel 2019 i numeri parlano di un export di questi rifiuti cresciuto del 13,4% rispetto all’anno precedente.
Si parla grosso modo di 3,9 milioni di tonnellate di rifiuti speciali finiti in paesi come la Germania e l’Austria.
A preoccupare maggiormente è la natura dei rifiuti esportati dall’Italia.
Sono in larga parte ricavati da impianti di trattamento rifiuti e centri di trattamento di acque reflue: prodotti dell’economia circolare della cui gestione il nostro Paese preferisce se ne occupino altri.
Trattamento rifiuti speciali: pochi impianti di smaltimento
La produzione in Italia di rifiuti speciali ammonta a 164 milioni di tonnellate; vi sono però gravi difficoltà nel trattarli.
Il problema riguarda soprattutto il dislocamento, nel territorio italiano, di appositi impianti di prossimità.
Impianti capaci di recuperare energia, riciclare materiali o semplicemente smaltire i rifiuti adeguatamente.
Benché i dati sul riciclo -circa il 68% dei rifiuti- appaiano incoraggianti, c’è da considerare che se ne producono ancora troppi rispetto alla reale possibilità di smaltirli.
Sono difficoltà si ripercuotono non solo nell’ambito dell’avvio di una buona politica ambientale, ma anche in merito alle problematiche delle nostre catene di produzione.
Impianti di smaltimento situati in poche aree
l problema rispetto al trattamento dei rifiuti speciali emerge a partire dall’analisi dei pochi siti di smaltimento veramente efficienti e operativi in Italia.
Il rapporto sui rifiuti speciali redatto dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) segnala la distribuzione non uniforme di impianti di trattamento di rifiuti speciali.
Essi sono localizzati principalmente al nord del Paese, con la presenza di ben 172 impianti; se ne rilevano poi 45 nel centro e 88 nel sud.
Attività degli impianti di smaltimento
Sempre il report 2021 dell’ISPRA segnala che la quantità di rifiuti speciali complessivamente smaltiti in discarica è di circa 12 milioni di tonnellate.
Il 7,3% dei 164,5 milioni di tonnellate prodotti a livello nazionale.
Di questi, circa il 54,8% viene smaltito negli impianti del nord.
Fra gli impianti più attivi nel trattamento si segnalano quelli della Lombardia– dove viene smaltita la quantità più elevata di rifiuti speciali- del Veneto e della Puglia.
Trattamento rifiuti speciali: le discariche abusive
Vista la dislocazione sporadica di impianti di trattamento dei rifiuti speciali, va da sé che il problema più grave non sia tanto l’export dei rifiuti speciali, quanto il trattamento degli stessi nelle discariche abusive.
Per anni, la cronaca italiana è stata dominata dagli scandali sulla terra dei fuochi; ma molte discariche abusive sono state smantellate anche nelle regioni del nord, soprattutto nell’area del Bresciano.
Pur essendo spesso segnalate per il traffico illecito di rifiuti, le regioni meridionali italiane non rientrano fra le maggiori produttrici di rifiuti speciali.
Tuttavia, costituiscono potenziali centri dove lo smaltimento non verrà realizzato a norma di legge ma, sicuramente, sarà effettuato al minor costo possibile.
Giove Logistica
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