Vendere prodotti senza magazzino è ormai sempre più diffuso; ma si risparmia davvero?
Negli ultimi tempi, i balzi enormi compiuti dalla società multimediale hanno aperto frontiere per nuove forme di business.
Molte delle quali permettono di vendere prodotti senza possedere un magazzino.
Abbiamo già visto quanto la gestione di un magazzino commerciale sia una faccenda onerosa soprattutto dal punto di vista logistico.
Gran parte degli investimenti sono impiegati nella ricerca di software gestionali adeguati, che permettano di gestire il carico e lo scarico merci in modo ottimale.
Aprire un’attività commerciale senza l’onere di possedere un magazzino, occupandosi per l’appunto soltanto di vendite online, costituisce quindi un grande vantaggio; ma presenta anche alcune difficoltà.
In questa guida illustreremo i pro e i contro con cui necessariamente si fanno i conti in caso si decidesse di intraprendere tale attività.
Vendere prodotti senza magazzino: il contesto giusto
Chi si intende di ecommerce e vendite online sa perfettamente come il nostro Paese presenti un notevole ritardo culturale rispetto a questa forma di attività senza magazzino.
Forte anche di un grande ritardo generazionale, il tessuto sociale italiano non solo non ha sviluppato abitudini verso gli acquisti online, ma neanche presenta quelle garanzie, dal punto di vista istituzionale, perché qualcuno possa aprire un’attività online.
Le cose sembrano essere cambiate con l’arrivo della pandemia da Covid-19.
Qualche dato sulle vendite online
Se nei mesi fra gennaio e maggio 2019 l’Ansa riportava un aumento di 700.000 nuovi consumatori nelle vendite online, nel febbraio 2020 il numero risulta triplicato, registrando di fatto un cambiamento notevole nella nostra cultura, conservatosi e sviluppatosi nel periodo successivo.
Nell’anno 2021 gli acquisti sono ormai un‘abitudine diffusa, mentre il nuovo governo dedica alla transizione digitale un investimento di 42,55 miliardi nel PNRR.
Vendere e risparmiare senza magazzino
Quello post-pandemico, di ripresa e sensibilizzazione verso la transizione digitale, risulta essere il momento giusto per avviare un tipo di attività online, che non richieda la presenza di un magazzino.
Per l’appunto, il vantaggio principale, ancor prima dei risparmi sul magazzino, è proprio quello culturale incarnato da questo momento.
Dropshipping: il modo migliore di vendere e risparmiare senza magazzino
Il modo migliore per aprire un’attività di vendita, senza il cruccio della gestione del magazzino, è sicuramente fare dropshipping.
Con questo termine si fa riferimento a una tipologia di business in cui i prodotti vengono venduti senza che il commerciante li possieda direttamente.
A un soggetto terzo -il dropshipper- è assegnato l’onere di stoccaggio, spedizione e consegna del prodotto.
Vantaggi e risparmi nel vendere senza magazzino
I vantaggi nel vendere senza magazzino sono sicuramente innumerevoli.
Si tratta di un’attività flessibile e facilmente gestibile con pochi mezzi: un computer e una connessione internet.
L’imprenditore deve dedicarsi soltanto al rapporto col cliente e alla promozione dell’attività.
Se è vero che assortimento, stoccaggio e gestione del magazzino rappresentano i costi più onerosi per un’azienda, con il dropshipping tutte queste difficoltà vengono sobbarcate al fornitore.
Il venditore può inoltre rispondere soltanto di una parte specifica dell’inventario -i prodotti ad alta rotazione- escludendo quelli che vanno ad accumulare scorte.
Svantaggi del vendere senza magazzino
Gli svantaggi?
Non gestendo in modo diretto il magazzino, il venditore deve rispondere di ritardi e cattivi servizi da parte del fornitore.
Aspetti nei confronti dei quali il cliente è molto esigente, in virtù degli standad elevati a cui ci hanno abituati i grandi ecommerce.
Lo stesso discorso vale per la gestione dei resi e prodotti danneggiati.
Importante, dunque, è la fase di selezione del fornitore, la quale dev’essere quanto più accurata possibile.
Promozione online per chi vende senza magazzino
Altra difficoltà è legata direttamente alla fase d’avvio dell’attività, la quale richiederà moltissima promozione online.
Nel primo periodo, potrebbero presentarsi dei guadagni piuttosto esigui, sebbene, lo ribadiamo, gli investimenti siano minimi.
Dropshipping in integrazione alla vendita tradizionale
Un vantaggio poco considerato del dropshipping è quello di fungere da metro di misura rispetto alla domanda dei clienti,
Un esperimento di vendita per rilevare le tendenze d’acquisto di un dato periodo.
Mezzo di misura ideale per chi possieda già un’attività.
Disponendo di un magazzino, inoltre, si potrebbe decidere di gestirlo ottimamente soltanto con prodotti ad alta rotazione, attivando il dropshipping in casi di improvvise fluttuazioni di mercato.
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